lunedì 29 aprile 2013

BOMBO...che??

Devo dirlo, ho sempre avuto un'avversione per le bomboniere. Di qualsiasi tipo. E' proprio il concetto che non mi va giù. Mi sembra assurdo spendere dei soldi per una cosa inutile. Le uniche che tollero e di cui condivido l'intento sono quelle per beneficenza, almeno i soldi non vengono buttati proprio nel cesso. E' vero dovrebbero servire come memoria di un bell'evento/momento, ma credo che i più bei ricordi di solito li portiamo nel cuore e nella mente. Le luci, la gente, l'atmosfera.. non c'è bisogno di un oggetto, spesso bruttino, per ricordarcelo. E poi voi dove le mettete tutte quelle che vi danno? Quando si inizia col giro di matrimoni e battesimi è un delirio...ci vorrebbe un apposito contenitore per tenerle tutte. Non le butto per rispetto (e anche perchè sono scaramantica, non vorrei che il brutto gesto mi si ritorcesse contro!!!) però non so quasi mai dove cacciarle.. ogni tanto ne spuntano fuori da posti impensabili! La maggior parte poi sono davvero kitsch. Anche se devo ammettere che ce ne sono alcune (più o meno utili) davvero belle. Idee originali e di classe. Ne ho tante anche di quelle, lo confesso. Oppure quelle handmade e goderecce, tipo bottiglietta di mirto, olio di oliva artigianale, marmellatine. Beh quelle sono davvero SLURP. Si si. 
Alla fine...

venerdì 26 aprile 2013

REGOLA N.1: VIETATO FARE PROGRAMMI

Qualche mese fa, in un post, avevo scritto che la nuova vita da mamma mi avrebbe imposto alcune attività fondamentali, tipo l'organizzazione e la programmazione di.. qualsiasi cosa. Ecco, mi ricredo. Con dei bambini bisogna essere molto organizzati (che poi non è così fondamentale, si sopravvive lo stesso è ovvio, però per mia indole sì, meglio essere organizzati) ma non si possono fare programmi veri e propri. Potranno essere delusi molto facilmente, visto l'imprevedibilità dei marmocchi (soprattutto dei neonati). Bene appunto. Il titolo di questo post, già salvato nelle bozze insieme al suo contenuto, doveva essere: CHIUSO PER FERIE. Ci aspettava una bellissima settimana in Sicilia con degli amici. Previste, tra le altre cose, una scampagnata alla Riserva dello Zingaro, una scappata ad Erice, gita a Selinunte, giornata a Palermo, mare a Cefalù, buon cibo, buon vino e sole. Non ci toccherà niente di tutto ciò. Sob. Il ranocchio ha deciso di aggravare la sua situazione di raffreddato-affetto da diarrea e di nuovo raffreddato in qualcosa di più serio (un virus gastro-intestinale tosto tosto). E allora cosa facciamo ce lo sballottiamo in aereo fin laggiù rischiando di peggiorare il tutto? Certo che no. Rimaniamo qua che, per qualsiasi emergenza, siamo a casa con i nostri punti di riferimento e nel frattempo lui dorme - più o meno tranquillo - nel suo lettino. Oh beh il piano B sarebbe stato di aspettare 2-3 giorni e, una volta individuata la sua ripresa, magari posticipare l'andata e farsi 4 giorni al posto di una settimana. Meglio di niente. Però non ce la siamo sentita. Era troppo debole poverino e temevamo che il viaggio in aereo avrebbe potuto infastidirlo non poco. Inutile dire che, oltre a stringersi il cuore nel vedere il mio ranocchietto sofferente senza sapere bene cosa fare per farlo stare meglio, sono abbastanza amareggiata. Con gli eventi eh, mica con lui, per carità. Beh ora mi è passata, alla fine l'importante è che lui stia bene. Però devo dire che lì per lì è stata una bella batosta. Io mi stavo già pregustando la nostra prima vacanza a tre in una regione che amo: colori, odori e sapori... Invece niente. Dover rinunciare a qualcosa che ho già nella mente e nel cuore mi infastidisce terribilmente, per non dire qualcos'altro. A questo punto credo che una maggior tolleranza delle situazioni (qualsiasi esse siano) ed una più grande flessibilità nel riadattarsi agli eventi, sia un requisito che ad una mamma - ma più in generale ad un genitore - non può mancare. Ecco, a questo proposito, mi chiedevo: esiste una scuola? No perchè ammetto di essere una frana in questo genere di cose. Quando decido o programmo una partenza/una gita/un evento o quello che è, poi DEVO farlo. Assolutamente. Se no mi innervosisco. E non è bello per chi mi sta vicino. E si che non è la prima volta che ci capita: c'è stato il mancato Brasile per un lavoro nuovo del fidanzato che non aveva più le ferie, e poi il mancato Giappone causa super-panzer-ranocchio-in-arrivo. Beh, se voi la conoscete, questa scuola, per favore mandatemi l'indirizzo. : ))) Per questa volta diciamo che almeno abbiamo imparato la lezione, proveremo a farne tesoro. Nel frattempo io continuerò ad inveire contro i maledetti della Ryanair che, oltre a rimborsarti 2 noccioline del biglietto (nel caso in cui si fosse fatta l'assicurazione, che noi NON abbiamo fatto - ma a quanto ho capito cambia molto poco visto che non ti rimborsano le tasse) ti fanno pure pagare 30€ a tratta per un neonato che non occupa nessun sedile ma sta in braccio ai genitori. Vergogna!!! Uno sfogo ci voleva, no??

NB: ovviamente per cercare di risollevare l'umore oggi sono andata a fare un pò di shopping!!! E forse non è ancora finita...

lunedì 22 aprile 2013

GIOKIT, I VESTITI DISUBBIDIENTI

Oggi vorrei parlarvi di un progetto che ritengo strepitoso, per una serie di motivi. Partendo dal fatto che è stato ideato e realizzato da due donne, e quindi ci addentriamo nell'imprenditoria femminile, continuando dicendo che sono due donne italiane (e non al solito scandinave o giapponesi!) fino ad arrivare alla loro regione di provenienza: la Liguria! Non esagero se dico che questi 3 punti mi riempiono il cuore di gioia. In un'Italia piuttosto allo sbando dove quasi tutto è in crisi (voglia di fare e osare comprese), dove essere donne+mamme+lavoratrici creative è abbastanza difficile (e mi permetto di dire che questo non è un cliché ma la realtà) vedere progetti come quello che sto per raccontarvi mi fa tornare la carica tipica dell'adolescenza quando pensi che, se davvero vuoi, puoi fare qualsiasi cosa! Il terzo elemento, quello regionale, è altro motivo di felicità. Si sa che la Liguria non pullula di grandi realtà innovative. Sapere che anche qui, da qualche parte, ci sono persone, laboratori e progetti così interessanti mi rende positiva.
Ma... torniamo a noi, così capirete la ragione di tanto entusiasmo.
Dall'estro e l'esperienza nel campo della moda di due mamme, Francesca ed Elisa, nasce un nuovo modo di concepire l'abbigliamento per bambini. Una collezione di T-shirt, camicie ed abitini tutti da reinterpretare. Bastano dei pennarelli colorati lavabili ed atossici, mani e creatività bambinesche et voilà, il gioco è fatto. Le collezioni, che si presentano con delle grafiche in bianco e nero, diventano delle vere e proprie tele dove ogni marmocchio può sbizzarrirsi a piacere. Esistono due tipi di kit: Giokit Colore dotato di camicia, T-shirt o abito e 6 pennarelli colorati e Giokit Lavagna, che contiene una T-shirt stampata con un materiale speciale dove si può scrivere o disegnare con i gessetti colorati (in dotazione).



giovedì 18 aprile 2013

MILANO DESIGN WEEK: 8 ore di passione /2

Eccomi di nuovo... dicevamo? Ah il paese dei balocchi! Sto parlando di KidsroomZOOM, uno spazio interamente dedicato al design e all'arte per bambini curato da unduetrestella. Si trovava in via Cesare da Sesto 5 e via GB Vico 1 presso l'asilo nido Clorofilla. 
Che meraviglia...
Il tema di questa edizione era "I wish I was.."  e durante i pomeriggi e nel weekend sono stati tenuti dei workshop con i marmocchi. Da prendere in considerazione per portarci i vostri, di sicuro lì dentro si divertono un mondo.. magari l'anno prossimo ci porto Filippo.
 

lunedì 15 aprile 2013

MILANO DESIGN WEEK: 8 ore di passione

Missione compiuta: sono riuscita a fare una toccata e fuga al FuoriSalone. Otto ore di passione per vedere un miliardo e mezzo di cose. Bene. Mi ero fatta un elenco delle zone da vedere per evitare di scordare qualche brand o punto interessante. E poi non ho avvisato praticamente nessuno del fatto che fossi in città (amici/collaboratori/colleghi/ex colleghi) perché se no mi sarei sicuramente lasciata prendere dalle chiacchiere ed avrei perso di vista l'obiettivo principale: avvistare progetti nuovi ed interessanti.
Prima tappa: Brera Design District

mercoledì 10 aprile 2013

MILANO DESIGN WEEK



Questa è la settimana del Design internazionale a Milano. Senza dubbio il periodo più entusiasmante di tutto l'anno da passare in città, che è letteralmente invasa da persone e personaggi interessanti, installazioni, aperitivi ed eventi in ogni dove. Di solito la primavera è complice nel rendere il tutto ancora più affascinante (dico di solito.. appunto). Per un appassionato (= me), l'euforia e la frenesia di questo evento equivalgono a quelle di un bambino di 5 anni alla sua prima volta a Disneyland. Mi viene in mente una delle tipiche espressioni parmigiane che può rendere perfettamente il concetto: "si gode da Dio"! Negli ultimi dieci anni mi sono persa solo un'edizione, quella dello scorso anno, perchè con il Ranocchio in pancia siamo volati a vedere suo papà ed una combriccola di amici pazzoidi che correvano la London Marathon. Quest'anno invece sono a casa con il poppante cercando disperatamente di iniziarlo al magico mondo della frutta (mondo che per ora non sembra piacergli per nulla) e con un virus non ben definito che fa le bizze.. mmm... no buono. Sto cercando di scervellarmi per organizzare intrecci di babysitting mai visti e fare una scappata velocissima, oltre a drogarmi per cercare di debellare qualsiasi cosa si stia impossessando del mio corpo.. Non posso non andare!! Che poi per avere una visione globale e dare una sbirciatina alle aree più interessanti ci vorrebbero 2-3 giorni ma va beh... cerchiamo di accontentarci di una giornata e di selezionare accuratamente le zone da vedere. Ho già scaricato tutte le App possibili e immaginabili sull'evento e la mia casella di posta trabocca di newsletter del FuoriSalone. Non ho ancora guardato nulla per non rimanerci male se per caso non riuscirò ad andare. Nel caso studierò tutto all'ultimo minuto! Spero che il prossimo post sarà un resoconto della mia toccata e fuga Milanese. STAY TUNED!

lunedì 8 aprile 2013

DISEGNARE CHE PASSIONE

Alzi la mano chi da piccolo non disegnava su qualsiasi cosa gli capitasse a tiro. Supporti prediletti: tavoli e muri (ma di questo parleremo più avanti in un post specifico).
Ecco qualche oggetto mooolto carino che stimola la creatività in fatto di disegno.

DESKHOUSE e' un tavolo a forma di casetta con un piccolo camino che può essere sfruttato come porta matite e pennarelli. Il luogo ideale dove i vostri marmocchi possono disegnare, giocare con i loro amici e (perchè no?) leggere. Perfetto come playhouse e come nascondiglio.
http://www.ninetoninekids.com/index.php.sample/colections/ninetonine/deskhouse.html

giovedì 4 aprile 2013

STICKERS COME STREET ART, ANZI ROOM ART

La street art mi ha sempre affascinata. Quella vera intendo, non quella dei teppistelli che scrivono tag ovunque e in malomodo rovinando edifici e palazzi storici. Io dico quella che abbellisce e ravviva le zone popolari o "malmesse", o le zone dedicate esclusivamente a questa forma di espressione. Ci sono graffiti e stickers che rendono alcuni punti delle città incredibilmente unici. Di carattere. Et voilà che adesso, sulla falsa riga di questo fenomeno, troviamo un sacco di wall stickers da attaccare nelle camerette marmocchiose. Beh non solo nelle camerette, ce ne sono di stupendi anche per noi grandi.
Qui vi segnalo alcuni di quelli disseminati on line che mi piacciono. Ne esistono diverse tipologie: quelli che formano un disegno vero e proprio da rispettare, oppure quelli composti da vari pezzi che possono essere attaccati a piacere o quelli che formano una specie di texture. Se si hanno dei bambini grandicelli, dev'essere molto divertente giocare insieme a fare gli artisti e decidere come e dove attaccare i vari adesivi. Se i bimbi sono piccoli... si divertiranno un sacco la mamma e il papà!!

I primi due stickers che trovate sono in vendita su http://www.bimbily.com/
Lo sticker del circo si sviluppa in lunghezza (5 m), favoloso e non troppo impegnativo!

martedì 2 aprile 2013

DUE TERRE SU CINQUE

E' Pasqua. Finalmente una bella giornata di sole dopo tanti giorni bui. La famiglia dei Ranocchi ha deciso di andare in gita alle Cinque Terre con una coppia di amici. Evviva! 
(E pensare che quando ero ragazzina le odiavo... forse ci ero andata troppe volte con i miei genitori.. speriamo non sarà la stessa cosa che penserà Filippo una volta cresciuto!!). La fortuna di vivere qui è che questi posti meravigliosi sono a portata di mano. Di treno più che altro. Valutare di raggiungerli in macchina è impensabile, non voglio scoraggiarvi: è la sacrosanta verità. Troppe curve, troppi km, niente parcheggio, tutto troppo scomodo. Il treno è sicuramente il mezzo migliore, direi praticamente l'unico. Se venite "da fuori" vi conviene andare a La Spezia e poi prendere il treno da lì. Non fosse per la fantastica (in)efficienza di Trenitalia sarebbe tutto perfetto. Ad ogni modo, oggi è andata bene, nessun ritardo particolare. Prima tappa: Monterosso. Sempre stupenda. Il mare, i viottoli, i palazzi alti colorati.