mercoledì 12 giugno 2013

SOLO PER RICORDARVI...

.. che trentuno ha un nuovo indirizzo.  Per leggere i post e restare aggiornati venitemi a trovare qui:
http://www.31trentuno.it/

Grazie!!!

lunedì 3 giugno 2013

VOGLIA DI CRESCERE

Ci siamo lasciati una settimana fa, con un aneddoto sui MOMclass al mammacheblog e dei buoni propositi. Rieccomi qui con qualche piccola e (per ora) impercettibile ma importante novità:

- Un dominio TUTTO mio. Niente più suffissi o desinenze di altri. Uno spazio pubblico ma privato dove poter dare voce ai miei pensieri. Non che prima ci fossero particolari vincoli, avrei potuto fare ed esprimere ugualmente quello che volevo. Così però mi piace di più,  mi sento più A CASA. Benvenuti su 31trentuno.it

- Un passaggio. Da Blogspot a Wordpress. Vi sembrerà un pò strano visto che ho aperto il blog da soli 4 mesi. Sarebbe stato molto più furbo (infatti) cominciare direttamente da WP. Ma.... sono leggermente impulsiva. Quando mi sono messa in testa di dare vita ad un blog avevo deciso che doveva essere SUBITO.  Li ho provati contemporaneamente tutti e due ma ammetto di avere avuto qualche difficoltà con WP, così, nonostante avesse grafiche più accattivanti e avessi letto che fosse più professionale, ho optato per Blogspot.  E' inutile... sono sempre stata così ("testa quedra", direbbe qualcuno??).  O le cose mi vengono naturali al primo colpo o mi innervosisco (per usare un eufemismo) e lascio perdere. Ne sa qualcosa mia sorella che, illo tempore, ha tentato invano di spiegarmi che le versioni di latino non si traducevano a sentimento ma con rigidi e ben precisi criteri.

- Un nuovo layout. Molto simile a quello di prima ma leggermente diverso. Anche qui ne vedremo delle belle... sto cercando di capirci qualcosa. I temi di WP saranno anche più fighi, io però vorrei personalizzare tutto e ancora ho difficoltà a capire bene come si fa. Anyway.. tempo al tempo. Ce la posso fare. Seguirà post con incoraggiamenti e suggerimenti per neofiti come me che vogliono aprire un blog su wordpress.

Tutto questo preambolo per dirvi che: HO VOGLIA DI CRESCERE. Come il mio ranocchio che ogni giorno fa espressioni e piccoli gesti nuovi. Come le piantine di menta che abbiamo messo sul balcone (se ci ricordiamo di annaffiarle!). Ho voglia di crescere e di far crescere questo progetto con voi che mi seguite. E con chi ancora non mi segue ma lo farà.

menta

Ps: i link vecchi a cui siete iscritti non valgono più. Voi che mi leggete da blogspot ricordatevi che d'ora in poi questa pagina non sarà più aggiornata. Per seguirmi potete andare direttamente al nuovo sito 31trentuno.it , oppure aderire ai link RSS che vedete in alto a destra, o fare il LIKE sulla fanpage di facebook. Non appena capirò come fare ad aggiungere il Follow by email lo inserirò e potrete leggermi anche da lì :)

martedì 28 maggio 2013

Prendi qualcosa della vita reale, d'ogni giorno, senza trama e senza finale

"Prendi qualcosa della vita reale, d'ogni giorno, senza trama e senza finale"
Che ne dite? Non vi sembra una perfetta sintesi del fenomeno del blogging? In realtà è una frase di Anton Cechov. Però si presta benissimo, nonostante i suoi 120 anni e passa. Vero?
Scusate il trip. E no, non vi preoccupate, non è l'inizio di una pippa immensa sull'aspetto filosofico-letterario-psicologico dei blog. E' solo uno spunto di riflessione.
Venerdì sono andata a Milano al MOMclass, ovvero un seminario per mamme blogger organizzato da FattoreMamma. Che bello! A me, che sono una novellina, è piaciuto un sacco. Un groviglio di pensieri, nozioni e idee. Tra informazioni più tecniche e pratiche c'è stato il tempo anche di fare accenni letterari sulla narrazione. Ecco spiegata la citazione.

A questo punto.... volevo informare voi, miei cari (e ancora pochi -MA BUONI!!!) lettori che probabilmente nelle prossime settimane potrei essere scostante nella scrittura. Questo perchè vorrei cercare di seguire alcuni dei consigli di venerdì e quindi vorrei implementare un pochino il blog. Il che significa che dovrò tirarmi su le maniche e entrare nel fantastico mondo di hosting, domini, html e un sacco di altre cose a me più o meno sconosciute. Nel frattempo cercherò comunque di continuare a scrivere, ma, ecco... non lo garantisco. Che tra i fumini che mi usciranno dal cervello, le pappe, i pannolini, la spesa, le pulizie di casa, le scappate in spiaggia (se mai uscirà un pò di sole abbinato al caldo)... il tempo rimanente non sarà molto! Però mi raccomando: STAY TUNED. Che poi, se ce la faccio, vi racconto tutto! : )


giovedì 23 maggio 2013

ANDERSEN FESTIVAL 2013

Avete già programmi per il secondo weekend di giugno? Se no, vi lancio un sassolino.. Andate a trascorrerlo a Sestri Levante. Perché? Per tutta una serie di motivi che ho elencato in questo post, ma soprattutto perchè dal 6 al 9 giugno Sestri ospiterà l'ANDERSEN FESTIVAL edizione 2013.
Il Festival è stata la naturale evoluzione del Premio letterario Hans Christian Andersen, nato per valorizzare la letteratura per l'infanzia. Oggi è aperto non solo agli scrittori professionisti, ma anche ai ragazzi delle scuole di tutta Italia, che possono partecipare fin dalla scuola materna con le loro classi, o da soli quando sono un po’ più grandi. Per informazioni visitate il sito http://www.andersenpremio.it/

lunedì 20 maggio 2013

METE MARMOCCHIOSE: UN WEEKEND A MANTOVA Parte III

Ultimo round del nostro weekend mantovano. Se ancora non vi siete stancati di assaporare la sua favolosa storia, vi consiglio altre due tappe da non perdere:
1. Piazza Leon Battista Alberti
Un pò nascosta quindi dovete proprio andarla a cercare, difficile capitarci per caso. Vi rifarete gli occhi, garantito.



giovedì 16 maggio 2013

METE MARMOCCHIOSE: UN WEEKEND A MANTOVA Parte II

Continuando il nostro giro per il centro storico, vi segnalo qualche posticino dove fermarvi a sorseggiare un caffè accompagnato da qualche biscotto. Noterete chè c'è pieno di bar e pasticcerie interessanti. I due grandi classici però sono la Caffetteria Caravatti sotto ai portici Broletto (la più antica in assoluto) e La Ducale in via Pier Fotunato Calvi. 
 
 

martedì 14 maggio 2013

METE MARMOCCHIOSE: UN WEEKEND A MANTOVA Parte I

Per chi ha voglia di una gita fuori porta in una città d'arte non troppo inflazionata, il mio consiglio spassionato è Mantova. Un vero gioiellino, nominata patrimonio dell'umanità dell'UNESCO nel 2008, è una città a misura d'uomo e di bambino. Potete scegliere se abbuffarvi di storia (troverete sicuramente cose interessanti e divertenti anche per i marmocchi) o immergervi nella natura. Il tutto sempre e comunque contornato da ottime proposte enogastronomiche, che non guastano di certo. 
Cominciamo dal centro storico, vi va?
E' interamente pedonale, il che significa: potete stare tranquilli anche con bambini irrequieti al seguito. Se avete (tanto) tempo andatevi a vedere Palazzo Ducale, che a dire il vero è un complesso architettonico composto da numerosi edifici storici collegati tra loro da gallerie, corridoi e stupendi cortili interni. Del Palazzo fa parte anche il Castello di San Giorgio in cui vi è la famosa Camera degli Sposi del Mantegna.

Castello di S.Giorgio

venerdì 10 maggio 2013

EVVIVA, UN PREMIO!!!

Dunque dunque dunque... sono felice di comunicarvi che (ben) un mese fa 
il mio blog si è aggiudicato il Premio Liebster grazie a Frà Frà di Divagazioni antistress
In sostanza si tratta di un premio che i vari bloggers assegnano ad altri blog che seguono ed amano, per diffondere il verbo e fare in modo di essere sempre più conosciuti. (Ah ecco, direte voi, non è un premio vero!!!)  Una specie di “catena di S.Antonio” dei bloggers. Idea bizzarra e carina. Per non spezzare la catena ci sono delle regole ferree da seguire, e sono:

1. Ringraziare il blog che ti ha assegnato il premio;
2. Rispondere alle 11 domande poste dallo stesso blogger;
3. Scrivere 11 cose su di te;
4. Premiare altri 11 blog con meno di 200 followers;
5. Formulare altre 11 domande a cui dovranno rispondere i bloggers da te scelti.

giovedì 9 maggio 2013

SILENZIO E SPRITZ: UN ASSAGGIO DI VAL PADANA

Informazione di servizio: in questo post niente design e niente viaggi. Solo il racconto di un mini spostamento e di alcune abitudini ritrovate.

Da lunedì scorso il Ranocchio ed io siamo in trasferta dai nonni, nella mia casa natìa. Abbiamo un sacco di impegni mondani perchè dobbiamo mantenere vive le PR: parenti, amici, amici di amici. Una vita difficile, insomma. Lui non sembra particolarmente entusiasta di queste giornate da viveur - di cui, tra l'altro, è il protagonista - ma tutto sommato non si lamenta, che è una gran cosa. Avevo qualche timore sulla difficoltà di adattamento al cambio di location (ne abbiamo già fatti altri, certo, ma subito era così piccolo che non se ne accorgeva neanche, negli ultimi mesi invece ha iniziato a subire un pochino gli spostamenti), perchè adesso capisce di essere in un altro luogo ma non riesce ancora ad identificarlo come un luogo sicuro, cioè la casa dei nonni. Probabilmente inizierà a capirlo non appena potrà mangiare i cibi normali e si renderà conto che a casa della nonna si mangia molto meglio che a casa sua. Ma chi può dirlo... d'altronde si sa, la mamma è sempre la mamma. No? 
Fatto sta che ogni timore è completamente svanito. Qui il Ranocchio si fa delle schienate mai viste, dalla prima sera in cui siamo arrivati. Riposini e pisoli compresi. Sarà il silenzio tranquillizzante che circonda la casa, saranno gli scuri che non permettono di fare entrare neanche un filino di luce. Avete presente quanto rumore ci può essere in una regione dove l'unico spazio abitabile è una striscia di terra racchiusa tra montagne e mare? E quanta luce può entrare dalle persiane piene di fessure?? Lo confesso: vivo in Liguria da 5 anni e mezzo (e ci sto benissimo), più altri 2 e mezzo di peregrinazioni varie in Italia e non... ma come si dorme bene qui, non si dorme da nessuna parte, è inutile. Si respira pace allo stato puro. E si vede che anche Filippo deve averlo intuito...


domenica 5 maggio 2013

VIVA LA PAPPA (COL POMODORO?)

Sei mesi compiuti e anche noi siamo arrivati al fatidico momento della pappa. Così adesso possiamo sbizzarrirci con gli accessori da tavola. Piatti, zuppiere, scodelle, posate, bicchieri... per ora non abbiamo bisogno proprio di tutto, ma intanto facciamo un pò di ricerca per essere preparati!! Neanche a dirlo, ci sono oggetti favolosi nel magico mondo papposo, quasi quasi piacciono più alle mamme che ai bambini (ne sono praticamente certa). Stoviglie divertenti, colorate, ma anche educative. Come quelle che abbiamo noi (grazie a Giulio ed Elena): piatto fondo, piano + posate con disegni di animali ed il loro nome sotto (La chaise longue http://www.lachaiselongue.fr/enfant/repas.html).

giovedì 2 maggio 2013

A SPASSO PER SESTRI LEVANTE

Per le amiche e gli amici della mia zona d'adozione sarà sicuramente un post scontato. Ma il fatto di abitarci a 9 minuti di treno e 15 di macchina non significa che sia un luogo da sottovalutare. Io che sono emiliana, cresciuta a nebbia e zanzare, non mi stancherò mai di meravigliarmi nel vedere tutti i giorni il mare e non smetterò di ripetermi quanto sono fortunata a vivere qui. Sestri Levante è una cittadina della Riviera Ligure di Levante (appunto), una delle poche "comode" nel Golfo del Tigullio perché la si può raggiungere tranquillamente in macchina semza impazzire. Nei periodi più affollati, quando i parcheggi scarseggiano, vi basta andare al grande parcheggio interrato all'ingresso del paese (direzione Genova). Da lì potrete gustarvi la bellissima passeggiata sul lungomare, affiancata da una pista ciclabile e da alcuni spot TigullioOnBike per il bike sharing. Strada facendo troverete anche dei punti tipo "percorso salute" con attrezzature fisse per sgranchirvi i muscoli all'aria aperta. Qui solitamente si vedono un sacco di marmocchi che si divertono cercando di cimentarsi nelle attività sportive. Proseguendo sul lungomare, più o meno in prossimità del centro della città, ci sono un pò di giostre classiche che (ovviamente) attirano l'attenzione dei più piccoli e svuotano le tasche dei più grandi - io vi ho avvisato.. se non volete passarci la giornata quando le avvistate da lontano cambiate strada!!
Sestri è famosa per essere "la città dei due mari" poichè ha la forma di una mini-penisola che si affaccia su due baie, quella delle Favole che trovate seguendo il lungomare,

Baia delle Favole

lunedì 29 aprile 2013

BOMBO...che??

Devo dirlo, ho sempre avuto un'avversione per le bomboniere. Di qualsiasi tipo. E' proprio il concetto che non mi va giù. Mi sembra assurdo spendere dei soldi per una cosa inutile. Le uniche che tollero e di cui condivido l'intento sono quelle per beneficenza, almeno i soldi non vengono buttati proprio nel cesso. E' vero dovrebbero servire come memoria di un bell'evento/momento, ma credo che i più bei ricordi di solito li portiamo nel cuore e nella mente. Le luci, la gente, l'atmosfera.. non c'è bisogno di un oggetto, spesso bruttino, per ricordarcelo. E poi voi dove le mettete tutte quelle che vi danno? Quando si inizia col giro di matrimoni e battesimi è un delirio...ci vorrebbe un apposito contenitore per tenerle tutte. Non le butto per rispetto (e anche perchè sono scaramantica, non vorrei che il brutto gesto mi si ritorcesse contro!!!) però non so quasi mai dove cacciarle.. ogni tanto ne spuntano fuori da posti impensabili! La maggior parte poi sono davvero kitsch. Anche se devo ammettere che ce ne sono alcune (più o meno utili) davvero belle. Idee originali e di classe. Ne ho tante anche di quelle, lo confesso. Oppure quelle handmade e goderecce, tipo bottiglietta di mirto, olio di oliva artigianale, marmellatine. Beh quelle sono davvero SLURP. Si si. 
Alla fine...

venerdì 26 aprile 2013

REGOLA N.1: VIETATO FARE PROGRAMMI

Qualche mese fa, in un post, avevo scritto che la nuova vita da mamma mi avrebbe imposto alcune attività fondamentali, tipo l'organizzazione e la programmazione di.. qualsiasi cosa. Ecco, mi ricredo. Con dei bambini bisogna essere molto organizzati (che poi non è così fondamentale, si sopravvive lo stesso è ovvio, però per mia indole sì, meglio essere organizzati) ma non si possono fare programmi veri e propri. Potranno essere delusi molto facilmente, visto l'imprevedibilità dei marmocchi (soprattutto dei neonati). Bene appunto. Il titolo di questo post, già salvato nelle bozze insieme al suo contenuto, doveva essere: CHIUSO PER FERIE. Ci aspettava una bellissima settimana in Sicilia con degli amici. Previste, tra le altre cose, una scampagnata alla Riserva dello Zingaro, una scappata ad Erice, gita a Selinunte, giornata a Palermo, mare a Cefalù, buon cibo, buon vino e sole. Non ci toccherà niente di tutto ciò. Sob. Il ranocchio ha deciso di aggravare la sua situazione di raffreddato-affetto da diarrea e di nuovo raffreddato in qualcosa di più serio (un virus gastro-intestinale tosto tosto). E allora cosa facciamo ce lo sballottiamo in aereo fin laggiù rischiando di peggiorare il tutto? Certo che no. Rimaniamo qua che, per qualsiasi emergenza, siamo a casa con i nostri punti di riferimento e nel frattempo lui dorme - più o meno tranquillo - nel suo lettino. Oh beh il piano B sarebbe stato di aspettare 2-3 giorni e, una volta individuata la sua ripresa, magari posticipare l'andata e farsi 4 giorni al posto di una settimana. Meglio di niente. Però non ce la siamo sentita. Era troppo debole poverino e temevamo che il viaggio in aereo avrebbe potuto infastidirlo non poco. Inutile dire che, oltre a stringersi il cuore nel vedere il mio ranocchietto sofferente senza sapere bene cosa fare per farlo stare meglio, sono abbastanza amareggiata. Con gli eventi eh, mica con lui, per carità. Beh ora mi è passata, alla fine l'importante è che lui stia bene. Però devo dire che lì per lì è stata una bella batosta. Io mi stavo già pregustando la nostra prima vacanza a tre in una regione che amo: colori, odori e sapori... Invece niente. Dover rinunciare a qualcosa che ho già nella mente e nel cuore mi infastidisce terribilmente, per non dire qualcos'altro. A questo punto credo che una maggior tolleranza delle situazioni (qualsiasi esse siano) ed una più grande flessibilità nel riadattarsi agli eventi, sia un requisito che ad una mamma - ma più in generale ad un genitore - non può mancare. Ecco, a questo proposito, mi chiedevo: esiste una scuola? No perchè ammetto di essere una frana in questo genere di cose. Quando decido o programmo una partenza/una gita/un evento o quello che è, poi DEVO farlo. Assolutamente. Se no mi innervosisco. E non è bello per chi mi sta vicino. E si che non è la prima volta che ci capita: c'è stato il mancato Brasile per un lavoro nuovo del fidanzato che non aveva più le ferie, e poi il mancato Giappone causa super-panzer-ranocchio-in-arrivo. Beh, se voi la conoscete, questa scuola, per favore mandatemi l'indirizzo. : ))) Per questa volta diciamo che almeno abbiamo imparato la lezione, proveremo a farne tesoro. Nel frattempo io continuerò ad inveire contro i maledetti della Ryanair che, oltre a rimborsarti 2 noccioline del biglietto (nel caso in cui si fosse fatta l'assicurazione, che noi NON abbiamo fatto - ma a quanto ho capito cambia molto poco visto che non ti rimborsano le tasse) ti fanno pure pagare 30€ a tratta per un neonato che non occupa nessun sedile ma sta in braccio ai genitori. Vergogna!!! Uno sfogo ci voleva, no??

NB: ovviamente per cercare di risollevare l'umore oggi sono andata a fare un pò di shopping!!! E forse non è ancora finita...

lunedì 22 aprile 2013

GIOKIT, I VESTITI DISUBBIDIENTI

Oggi vorrei parlarvi di un progetto che ritengo strepitoso, per una serie di motivi. Partendo dal fatto che è stato ideato e realizzato da due donne, e quindi ci addentriamo nell'imprenditoria femminile, continuando dicendo che sono due donne italiane (e non al solito scandinave o giapponesi!) fino ad arrivare alla loro regione di provenienza: la Liguria! Non esagero se dico che questi 3 punti mi riempiono il cuore di gioia. In un'Italia piuttosto allo sbando dove quasi tutto è in crisi (voglia di fare e osare comprese), dove essere donne+mamme+lavoratrici creative è abbastanza difficile (e mi permetto di dire che questo non è un cliché ma la realtà) vedere progetti come quello che sto per raccontarvi mi fa tornare la carica tipica dell'adolescenza quando pensi che, se davvero vuoi, puoi fare qualsiasi cosa! Il terzo elemento, quello regionale, è altro motivo di felicità. Si sa che la Liguria non pullula di grandi realtà innovative. Sapere che anche qui, da qualche parte, ci sono persone, laboratori e progetti così interessanti mi rende positiva.
Ma... torniamo a noi, così capirete la ragione di tanto entusiasmo.
Dall'estro e l'esperienza nel campo della moda di due mamme, Francesca ed Elisa, nasce un nuovo modo di concepire l'abbigliamento per bambini. Una collezione di T-shirt, camicie ed abitini tutti da reinterpretare. Bastano dei pennarelli colorati lavabili ed atossici, mani e creatività bambinesche et voilà, il gioco è fatto. Le collezioni, che si presentano con delle grafiche in bianco e nero, diventano delle vere e proprie tele dove ogni marmocchio può sbizzarrirsi a piacere. Esistono due tipi di kit: Giokit Colore dotato di camicia, T-shirt o abito e 6 pennarelli colorati e Giokit Lavagna, che contiene una T-shirt stampata con un materiale speciale dove si può scrivere o disegnare con i gessetti colorati (in dotazione).



giovedì 18 aprile 2013

MILANO DESIGN WEEK: 8 ore di passione /2

Eccomi di nuovo... dicevamo? Ah il paese dei balocchi! Sto parlando di KidsroomZOOM, uno spazio interamente dedicato al design e all'arte per bambini curato da unduetrestella. Si trovava in via Cesare da Sesto 5 e via GB Vico 1 presso l'asilo nido Clorofilla. 
Che meraviglia...
Il tema di questa edizione era "I wish I was.."  e durante i pomeriggi e nel weekend sono stati tenuti dei workshop con i marmocchi. Da prendere in considerazione per portarci i vostri, di sicuro lì dentro si divertono un mondo.. magari l'anno prossimo ci porto Filippo.
 

lunedì 15 aprile 2013

MILANO DESIGN WEEK: 8 ore di passione

Missione compiuta: sono riuscita a fare una toccata e fuga al FuoriSalone. Otto ore di passione per vedere un miliardo e mezzo di cose. Bene. Mi ero fatta un elenco delle zone da vedere per evitare di scordare qualche brand o punto interessante. E poi non ho avvisato praticamente nessuno del fatto che fossi in città (amici/collaboratori/colleghi/ex colleghi) perché se no mi sarei sicuramente lasciata prendere dalle chiacchiere ed avrei perso di vista l'obiettivo principale: avvistare progetti nuovi ed interessanti.
Prima tappa: Brera Design District

mercoledì 10 aprile 2013

MILANO DESIGN WEEK



Questa è la settimana del Design internazionale a Milano. Senza dubbio il periodo più entusiasmante di tutto l'anno da passare in città, che è letteralmente invasa da persone e personaggi interessanti, installazioni, aperitivi ed eventi in ogni dove. Di solito la primavera è complice nel rendere il tutto ancora più affascinante (dico di solito.. appunto). Per un appassionato (= me), l'euforia e la frenesia di questo evento equivalgono a quelle di un bambino di 5 anni alla sua prima volta a Disneyland. Mi viene in mente una delle tipiche espressioni parmigiane che può rendere perfettamente il concetto: "si gode da Dio"! Negli ultimi dieci anni mi sono persa solo un'edizione, quella dello scorso anno, perchè con il Ranocchio in pancia siamo volati a vedere suo papà ed una combriccola di amici pazzoidi che correvano la London Marathon. Quest'anno invece sono a casa con il poppante cercando disperatamente di iniziarlo al magico mondo della frutta (mondo che per ora non sembra piacergli per nulla) e con un virus non ben definito che fa le bizze.. mmm... no buono. Sto cercando di scervellarmi per organizzare intrecci di babysitting mai visti e fare una scappata velocissima, oltre a drogarmi per cercare di debellare qualsiasi cosa si stia impossessando del mio corpo.. Non posso non andare!! Che poi per avere una visione globale e dare una sbirciatina alle aree più interessanti ci vorrebbero 2-3 giorni ma va beh... cerchiamo di accontentarci di una giornata e di selezionare accuratamente le zone da vedere. Ho già scaricato tutte le App possibili e immaginabili sull'evento e la mia casella di posta trabocca di newsletter del FuoriSalone. Non ho ancora guardato nulla per non rimanerci male se per caso non riuscirò ad andare. Nel caso studierò tutto all'ultimo minuto! Spero che il prossimo post sarà un resoconto della mia toccata e fuga Milanese. STAY TUNED!

lunedì 8 aprile 2013

DISEGNARE CHE PASSIONE

Alzi la mano chi da piccolo non disegnava su qualsiasi cosa gli capitasse a tiro. Supporti prediletti: tavoli e muri (ma di questo parleremo più avanti in un post specifico).
Ecco qualche oggetto mooolto carino che stimola la creatività in fatto di disegno.

DESKHOUSE e' un tavolo a forma di casetta con un piccolo camino che può essere sfruttato come porta matite e pennarelli. Il luogo ideale dove i vostri marmocchi possono disegnare, giocare con i loro amici e (perchè no?) leggere. Perfetto come playhouse e come nascondiglio.
http://www.ninetoninekids.com/index.php.sample/colections/ninetonine/deskhouse.html

giovedì 4 aprile 2013

STICKERS COME STREET ART, ANZI ROOM ART

La street art mi ha sempre affascinata. Quella vera intendo, non quella dei teppistelli che scrivono tag ovunque e in malomodo rovinando edifici e palazzi storici. Io dico quella che abbellisce e ravviva le zone popolari o "malmesse", o le zone dedicate esclusivamente a questa forma di espressione. Ci sono graffiti e stickers che rendono alcuni punti delle città incredibilmente unici. Di carattere. Et voilà che adesso, sulla falsa riga di questo fenomeno, troviamo un sacco di wall stickers da attaccare nelle camerette marmocchiose. Beh non solo nelle camerette, ce ne sono di stupendi anche per noi grandi.
Qui vi segnalo alcuni di quelli disseminati on line che mi piacciono. Ne esistono diverse tipologie: quelli che formano un disegno vero e proprio da rispettare, oppure quelli composti da vari pezzi che possono essere attaccati a piacere o quelli che formano una specie di texture. Se si hanno dei bambini grandicelli, dev'essere molto divertente giocare insieme a fare gli artisti e decidere come e dove attaccare i vari adesivi. Se i bimbi sono piccoli... si divertiranno un sacco la mamma e il papà!!

I primi due stickers che trovate sono in vendita su http://www.bimbily.com/
Lo sticker del circo si sviluppa in lunghezza (5 m), favoloso e non troppo impegnativo!

martedì 2 aprile 2013

DUE TERRE SU CINQUE

E' Pasqua. Finalmente una bella giornata di sole dopo tanti giorni bui. La famiglia dei Ranocchi ha deciso di andare in gita alle Cinque Terre con una coppia di amici. Evviva! 
(E pensare che quando ero ragazzina le odiavo... forse ci ero andata troppe volte con i miei genitori.. speriamo non sarà la stessa cosa che penserà Filippo una volta cresciuto!!). La fortuna di vivere qui è che questi posti meravigliosi sono a portata di mano. Di treno più che altro. Valutare di raggiungerli in macchina è impensabile, non voglio scoraggiarvi: è la sacrosanta verità. Troppe curve, troppi km, niente parcheggio, tutto troppo scomodo. Il treno è sicuramente il mezzo migliore, direi praticamente l'unico. Se venite "da fuori" vi conviene andare a La Spezia e poi prendere il treno da lì. Non fosse per la fantastica (in)efficienza di Trenitalia sarebbe tutto perfetto. Ad ogni modo, oggi è andata bene, nessun ritardo particolare. Prima tappa: Monterosso. Sempre stupenda. Il mare, i viottoli, i palazzi alti colorati.

venerdì 29 marzo 2013

COLORE E FANTASIA

La primavera dovrebbe essere già arrivata da un pezzo ma temperatura e nuvole nere in cielo dicono di no. Sono stufa: ho voglia di coloreeeeeee!! 
Ecco.. allora proviamo a tirarlo fuori noi. Vi presento le creazioni handmade di una SuperAmica: PrincìPop.
Cresciuta nel mio piccolo paese, viaggiatrice inarrestabile, ha girovagato quà e là per poi decidere di stanziarsi nella calda e solare Andalusia. Colori sgargianti, animaletti e personaggi divertenti sono le caratteristiche predominanti della sua collezione para niños, indiscutibilmente contaminata dalla proverbiale allegria andalusa


mercoledì 27 marzo 2013

LA STANZA DI JACOPO

Questo post non ha nulla a che fare con il resto del blog. O forse in fondo in fondo un pochino si. Si tratta di una cosa seria ed importante. Qualcosa che purtroppo tocca alcune, forse troppe, persone. Qualcosa che possiamo provare ad alleviare, in qualche modo. 
La stanza di Jacopo o.n.l.u.s. è un’associazione no profit nata allo scopo di offrire sollievo alle persone che si trovano ad assistere un proprio caro in situazioni di emergenza, creando piccole oasi di accoglienza all’interno delle strutture ospedaliere.

Vi chiedo per favore di usare 5 minuti del vostro tempo per dare una letta al sito dell'associazione e alla pagina di facebook. Lì capirete il perché e il per come. Ci sarebbero tantissime cose da dire, i ricordi di una vita fa che riaffiorano, ma non trovo le parole giuste e non voglio cadere nel tremendo vortice della banalità. Nei link che vi ho indicato qui sotto le troverete di certo.

Dato che è tempo di 730 e di donazioni del 5 per mille ho pensato di darvi il mio personale suggerimento e di usare questo blog per spargere il più possibile la voce. Se vi fa piacere, condividetelo anche voi. Nella sezione CONTRIBUISCI del sito trovate tutte le info necessarie per donare il 5 per mille o per diventare soci dell'associazione.

GRAZIE, DAVVERO.




lunedì 25 marzo 2013

Un sabato a Bologna

Sabato la famiglia del ranocchio è andata in gita a Bologna per incontrare le amiche dell'università, che non vedeva da circa un secolo, e per fare le presentazioni dei due neo-acquisti del gruppo: l'ormai a voi noto ranocchio genovese-emiliano e lo spilungone italo-olandese. Che bello! Una giornata ricca di biberon, risate, rigurgiti, versetti e piangini di ogni genere. Ma anche di chiacchiere a manetta per recuperare il tempo perduto. Il tutto contornato da delle deliziose crescentine con i salumi (SLURP SLURP) e, per i più fortunati, delle lasagne strepitose - alla faccia della mia dieta a zona!! Come si può notare dalla foto, la nostra gita è stata molto proficua!!! Le "zie" non si sono per nulla risparmiate.


mercoledì 20 marzo 2013

FACCIAMO ORDINE (APPENDENDO) - Parte 2

Continuiamo con la nostra carrellata di appendiabiti. Ce n'è per tutti i gusti: handmade, design ricercato o più tradizionale.
Il primo è frutto di un'operazione completamente handmade durata quasi un anno... non per la difficoltà dell'oggetto ma per la svogliatezza del creatore! E' quello che abbiamo costruito per casa nostra, finalmente attaccato dopo una lunghissima attesa (e qualche battibecco). A dire la verità l'idea l'ho scopiazzata da un locale molto molto bello -e buono!- della mia zona: http://new.mangiarebereuomodonna.com e poi lo abbiamo riadattato ai colori di casa.
 
Questo è per adulti ma può essere divertente anche attaccandolo ad altezza marmocchio. Occorrente: rubinetti vecchi originali - noi li abbiamo comprati al mercatino dell'antiquariato di Chiavari e/o recuperati da casa dei nonni paterni del ranocchio (ganci compresi). L'idea poi si può sfruttare con qualsiasi oggetto che vi piace, basta che sia resistente; voi non dovete fare altro che attaccarlo ad un'asse di legno et voilà... les joeux sont faits.

lunedì 18 marzo 2013

Mete a misura di marmocchio: Barcellona parte III

Eccoci di nuovo qui.
Non si può soggiornare a Barcellona senza visitare in lungo e in largo il Barri Gotic, ampio quartiere gotico sovrastato dalla bellissima Cattedrale.

giovedì 14 marzo 2013

Mete a misura di marmocchio: Barcellona parte II

Eccoci di nuovo in viaggio per la città: iniziamo col secondo round.
Oggi girovaghiamo per EL BORN, piccolo e stupendo quartiere nel centro di Barcellona, ricco di negozietti, locali e spazi interessanti.

Il primo negozio da segnalare, il mio preferito, è IVO & CO. Un covo di oggettini colorati d'altri tempi. Orsacchiotti, gnomi, pentolini, piattini, valigette. Oggetti che usavamo noi da bambini, rivisitati in colori fluo, oppure esattamente tali e quali ai nostri. Io lì dentro mi ci perdo sempre...  Se vi piace il genere, proprio di fronte c'è IVO & CO. per i grandi, con oggetti e complementi d'arredo per la casa. Tutto questo si trova in Carrer del Rec al numero 20.

lunedì 11 marzo 2013

Mete a misura di marmocchio: BARCELLONA Parte I

Intro sintetica: Toccata e fuga a Barcellona con le amiche. Passato le mie prime 56 ore senza ranocchio. Lui (il ranocchio) a casa con papà e il supporto aggiuntivo della nonna.
Niente peli sulla lingua né ipocrisia: mi sono divertita da matti!



Svolgimento: Barcellona
Inutile dire che è la mia città preferita. Là, da 11 anni, c’è ancora un pezzettino del mio cuore che batte. E’ stata la prima città in cui ho lavorato, la mia prima grande esperienza tutta sola, una parentesi bellissima e divertentissima della mia vita. Da allora, se posso, cerco di tornarci almeno una volta all’anno. Questa è la prima volta che ci vado da quando la mia vita ha avuto un’altra enorme evoluzione: l’arrivo di Filippo. Il fatto che lui non fosse fisicamente con me non vuol dire che non ci fosse veramente. I miei occhi sono cambiati, o meglio, vedono le cose con una prospettiva in più, la sua. Ho cercato di immaginarmi come avrei potuto fare le cose che abbiamo fatto se il ranocchio fosse stato con noi. Risultato: Barcellona è a tutti gli effetti una città a misura di bambino.

giovedì 7 marzo 2013

FACCIAMO ORDINE (APPENDENDO) - Parte 1

E tutta questa robetta da vestire che abbiamo dove la mettiamo?
Negli armadi, certo. Però ci sono alcune cose che si usano tutti i giorni (vedi giacca, cuffia, sciarpe oppure il pigiamino o la tuta...) per cui sarebbe più comodo avere degli "appigli" a portata di mano.
Ho trovato alcune soluzioni davvero divertenti per fare ordine in camera e, allo stesso tempo, renderla unica.
Alcuni oggetti sono studiati appositamente per i bambini, altri no. Tutti si prestano però benissimo ad entrare nelle camere marmocchiose.




http://www.swabdesign.com/

domenica 3 marzo 2013

IL PATTO DI NON BELLIGERANZA

Al compimento dei 3 mesi di vita del ranocchio ho fatto un patto di non belligeranza con la suocera: lavoro ed impegni permettendo sarebbe venuta a tenere il pupo due volte a settimana per 1 ora e mezza, mentre io sarei andata a lezione di idrobike.
Un modo per essere tutte e due felici e contente. Lei si può godere Filippo senza avermi tra i piedi ed io stacco un pò la spina e cerco di risollevare la situazione (corporea).

Ecco 10 buoni (?) motivi per fare patti con chiunque conosciate, per riuscire a trovare un pò di tempo per voi stesse ed iscrivervi ad un corso (nella fattispecie di idrobike):

venerdì 1 marzo 2013

SCUSATE SE SCLERO

Ma qui c'è poco da fare. L'età avanza (e si sa che di solito non si migliora), in più sono una mamma e, come già detto, secondo me non esiste donna che non diventi più sclerotica una volta varcata la soglia del pianeta "Mamme".  Spiace ma è un dato di fatto. Poi si acquisiscono tante altre belle qualità, ne sono convinta, ma quella resta. L'importante è essere sincere con se stesse : ) . Ad ogni modo l'intento di questo post è semplicemente di informarvi che troverete il layout del blog leggermente diverso (probabilmente non ve ne sarete nemmeno accorti/e!). Succederà spesso. Non sono mai completamente convinta e soddisfata di alcune cose come invece lo sono di altre. D'altronde sono una bilancia.. l'equilibrio degli opposti, inutile negarlo. Tutto qui, volevo solo informarvi!



giovedì 28 febbraio 2013

CI SEDIAMO? /2

E poi... chi lo dice che per sedersi bisogna per forza avere una sedia? Ci sono un sacco di altri supporti interessanti... a cominciare da Dodo il dondolo, colorato e curvilinee. Poi c'è Puppy, il cagnolino stilizzato. Oppure Rocky il cavallo a dondolo che ricorda i racconti medievali. E ancora Eames l'elefante elegante.







  






































 













lunedì 25 febbraio 2013

CI SEDIAMO?


Ecco qualche spunto su come arredare la zona giochi della camera dei marmocchi o, perchè no, una porzione della vostra sala a misura di bambino. Di seguito una piccola carrellata delle micro-sedute che mi piacciono. Non mi soffermo su quelle cicciottone modello Disney dell’Ikea, che rimangono sempre molto belle e soprattutto a portata di tasche, perché le conoscete benissimo. D’altronde gli svedesi non deludono mai.

DIVERTENTI
Julian, Magis: questa seggiolina prende vita da Julian, un cane personaggio dei fumetti disegnati da Javier Mariscal. Uomo eclettico e figura di spicco nel mondo della Comunicazione e del Design spagnolo ed internazionale. Disponibile in quattro colori (bianca, gialla, rossa e verde).




 



















http://www.mariscal.com/en/projects/julian/


giovedì 21 febbraio 2013

E SEGGIOLONE SIA...

C’è poco da fare, il seggiolone per eccellenza è il Tripp Trapp della STOKKE.
Design semplice e lineare, elegante, colorato. Talmente bello che non sembra nemmeno un seggiolone. E’ l’unica cosa che sapevo con certezza che avrei preso, già dai primi mesi di gravidanza. Non snatura l’ambiente circostante, anzi lo arricchisce, ed è (o almeno dovrebbe esserlo!) eterno.
Apparentemente è un pò caro, ma ce ne sono di ben più costosi, e la somma viene ammortizzata nel tempo perché è l’unico che accompagna il bambino durante la crescita, fino a quando sarà adulto. Per chi vuole, esiste anche il New born set, una sdraietta che si incastra sullo schienale ed accoglie i bimbi fin dai primi mesi. Comodissimo per farli digerire dopo la poppata e far riposare i muscoli delle nostre braccia.

lunedì 18 febbraio 2013

SCALE/STAIRS/ESCALIERS

No no, non si tratta di un trattato sul fascino e l’architettura delle scale o di come i pargoletti le trovino divertenti. Questa è una cosa seria. Un post un pò scollegato ma importante. Ogni tanto, tra un oggetto di Design e l'altro, lascerò spazio a delle informazioni di servizio o a qualche momento di sclero (in fondo, se una non è sclerotica, che mamma è?!!!).
E’ il primo ed unico consiglio che mi sento di dare a chi sta pensando di avere un marmocchio, a chi lo sta già aspettando, a chi lo ha appena avuto (e allora forse si sarà già imbattuto nella problematica).
DOVE ABITATE?
Nel senso... dovete fare delle scale per entrare in casa? Come sono? Quanti scalini? Pendenza? Ampiezza?
Sembrano banalità ma, credetemi, non le sono. Come già detto da qualche parte in questo blog, io sono emiliana. Non di città ma di provincia, per di più. Noi siamo abituati a vivere in spazi S C O N F I N A T I. Alle comodità. C’è posto ovunque. E c’è sempre qualcosa che rende più comodo quello che ci potrebbe sembrare anche solo minimamente scomodo. Andiamo ed arriviamo in macchina dappertutto. Direttamente dentro casa, addirittura. 

Ecco. Pensate a come deve essere stato soft l’impatto con il mio trasferimento in Liguria. 
Qui è tutto stretto. E quando dico tutto intendo davvero tutto. Il primo giorno di lavoro avevo già rischiato di distruggere lo specchietto della macchina, dopo 2 settimane le ho “fatto la fiancata” entrando in garage. E mi dovevo pure ritenere fortunata ad averne uno, di garage. La situazione è più o meno questa: strade che sembrano a senso unico ma sono a doppio senso di marcia, pochissimi garage, zero parcheggi. Appartamenti piccoli, stanze e bagni ancora di più. E scale. Tantissime scale. Se siete fortunati sono larghe ed hanno un’alzata accettabile. Se siete ancora più fortunati c’è l’ascensore (di solito sfigatissimo, di quelli modello anteguerra con le portine o le grate, ma ringraziate il cielo che ci sia). Se invece non lo siete (fortunati), avete un sacco di scale strettissime e con un alzata di almeno 20 cm che mio figlio probabilmente imparerà a fare quando inizierà le scuole medie. 

mercoledì 13 febbraio 2013

FASHION TIME

Ideale per fare regali fuori dal comune.
Body, t-shirt e felpe dalle grafiche divertenti e a volte irriverenti.
BAFFIDILATTE è un marchio creato da Alessandra, mamma di due bambini, che si propone di immettere sul mercato un prodotto originale ed etico.
Tutti i materiali  utilizzati sono ecocompatibili e provengono dalla filiera del commercio equo e solidale. Baffidilatte inoltre garantisce che le stampe sui propri articoli non contengono prodotti tossici e nocivi per la salute dei bambini.

Curiosità:
• Sul sito c’è una sezione “giochi” dove scaricare e stampare i paper toy, pronti per essere costruiti e giocare con i bambini.
• Se siete di fretta per un compleanno e vi manca la carta da pacchi c’è anche una texture da scaricare per impacchettare il regalo.
• Se invece fate le cose per tempo, basta indicare il vostro pensiero d’auguri ed il prodotto arriverà direttamente a casa del festeggiato con pacco regalo e bigliettino personalizzato.

Davvero smart.


http://www.baffidilatte.it/joomla/

(Grazie alla mia amica Ci per avermi fatto scoprire il sito!)







lunedì 11 febbraio 2013

I LOVE BAGS

Non so se è successo anche a voi (o se vi scatterà la molla dopo aver letto il post), mentre ero incinta avevo un’irrefrenabile voglia di fare shopping. Ancora più del solito, intendo. Comprare vestiti non aveva molto senso perché, di lì a poco, sarei diventata una donna-mongolfiera. Fino al settimo mese poi ho dato il veto assoluto (a me stessa e agli altri) di comprare qualsiasi cosa al ranocchio, un pò per scaramanzia ed un pò per frenare l’istinto del mio parentado di inondare la nostra casa di qualsivoglia vestitino/oggetto indispensabile alla vita del pupo che si sarebbe rivelato perfettamente inutile dopo la sua nascita.
Cosa restava? Scarpe (prosciutti ai piedi permettendo) e borse. Si le borse sono sicuramente l’acquisto più intelligente da fare durante una gravidanza!! A due mesi di vita intrauterina del ranocchio ero negli Stati Uniti per lavoro. Sono riuscita a farmi regalare una borsa di Marc (esattamente quel Marc) a distanza, un genio! E’ bastato fare leva sul fatto che da quel momento in poi tutti avrebbero fatto regali a lui (o lei, ancora non si sapeva) e non a me. Il cambio favorevole dollaro-euro ha fatto il resto. Ho scelto la borsa e fatto il mio volo di rientro molto più felice.
Il tempo scorreva e l’istinto compulsivo all’acquisto non dava segni di cedimento. Dovevo andarci piano però se non volevo essere buttata fuori di casa insieme a tutte le mie borse! 
Da qui l’illuminazione (ormai il settimo mese era passato): mi SERVE una borsa da passeggino, quelle da portarsi in giro con tutto il nécessaire per il pupo. Non pensate davvero che io possa usare una di quelle terribili che danno in dotazione (che ti fanno comunque pagare in aggiunta) con l’acquisto del famigerato trio (carrozzina/ovetto/passeggino)? Nossignore. Mi rifiuto. La ricerca non ha dato grandi risultati. Poi sotto il consiglio di un’amica credo di aver trovato l’unica bella borsa in circolazione (se per caso ne conoscete altre segnalatemelo!). E ovviamente, visto che tutti vogliono farti un regalo, ho passato l’info alla mia sister, che me l’ha presa (Thank U!!).

giovedì 7 febbraio 2013

VIAGGI MENTALI

Uno degli obiettivi di trentuno, oltre a condividere la mia passione per il design, è quella di affrontare il tema viaggio con occhi diversi, quelli di una mamma. Ancora per qualche tempo non avrò molto da raccontare perché il primo viaggio cum ranocchio è stato fissato fra due mesi e mezzo circa. Seguirà resoconto dettagliato.

Quello che volevo raccontare qui, adesso, è un altro tipo di viaggio. Quello che si fa con la testa (intendo quello positivo-costruttivo eh, non quello paranoico). Si sa la mente delle donne è sempre in costante movimento, non si ferma mai. Mi sono resa conto che, quando si ha un figlio, questa cosa viene moltiplicata all’ennesima potenza. La stanchezza che si sente non è solo fisica, è anche mentale. Accudire un figlio è un lavoro no-stop, 24h su 24, 7 giorni su 7. Non ci sono weekend, babysitter, papà o nonni che tengano. Siamo e saremo sempre noi ad organizzare e pianificare tutto, anche per loro. I pensieri sono in perenne attività ed aggiornamento.
Prepara il latte, dagli da mangiare, fai il ruttino, poi mangi tu, aspetta un oretta e lo metti a letto, coprilo bene, fai la lavatrice, stendi, lava i biberon, prepara le porzioni per gli altri pasti, poi pensa a cosa gli devi comprare, è finita la cremina, l’olio di mandorle. Ah si i pannolini e il latte. Domani gli cambio le lenzuola, c’era una macchiolina anche nella coperta. Chiama la pediatra, prenota quella medicina particolare, ricordati di andare a fare quella visita. Informati per gli asili nido, vai a visitarli tutti, scegline uno ed iscrivilo. Poi le vaccinazioni si, le vaccinazioni no. Chiedi un parere a chiunque, alla fine decidi, o la va o la spacca. Oddio ha quella cosa sulla testa, cosa sarà? Chiedi, vedi, fai.... Un continuo. Potrei fare un elenco lungo duecentoquarantatrè righe. STOP. Mi fermo.

Ieri avevo la serata libera, sono andata con un’amica al concerto di Ludovico Einaudi.

lunedì 4 febbraio 2013

LET'S MUSIC

La musica è importante. Dicono che farla ascoltare ai bambini nella prima infanzia contribuisca a far sviluppare la loro capacità di percepire correttamente suoni e timbri e possa influire positivamente anche sullo sviluppo di alcune capacità di tipo logico, visivo-spaziale e forse linguistico. Non ultimo, ha il compito fondamentale di traghettarli tra le braccia di Morfeo, nella speranza che riescano a fare più ore consecutive possibili! Noi avevamo i classicissimi carillon, con cordina o manovella. Tempo 30 secondi, musica finita e via a tirare di nuovo la cordina. Adesso invece il mercato è traboccante di oggetti plasticosi e ipertecnologici pieni di tasti multifunzione. Repertorio di 10 pezzi musicali che vanno in loop, effetto proiezione di formine varie sul soffitto da fare invidia al laser show di Gardaland. Mai visto roba simile. Da vedere non sono proprio bellissimi (diciamo che sono piuttosto lontani dal mio ideale di Design), devo però ammettere che sono molto comodi: ti evitano di fare avanti e indietro 20 volte per riattaccare il “disco”, e le proiezioni sono davvero belle! Il ranocchio ne è una vittima indiscussa. Piccolo particolare: dovresti essere figlia, nipote o pronipote dell’amministratore delegato della Duracell per garantirti una lunga durata dell’oggetto. Mangiano pile di dimensioni giganti a go-go. Non parliamo poi dell'impatto ambientale, che è meglio non approfondire in questa sede.
Mi chiedo: dove sono finiti i vecchi e tanto amati carillon? Quelli affascinanti di una volta? Certo esistono ancora, noi per la nascita di Filippo ne abbiamo ricevuti quattro. Però tutti in plastica rigida -e ridaje- ... che male se gli cadono in testa! Inoltre, orrore e raccapriccio, tre di questi avevano delle ninne nanne qualsiasi, non LA ninna nanna per eccellenza, ovvero quella di Brahms. Insomma, un pò di tradizione dovremo pure tramandarla, no?
Essendo un oggetto che mi piace molto, perché ricco di significato, io l’ho regalato ai figli di due mie amiche.
Per loro ho scelto un polipo dalle forme geometriche ed essenziali. Morbido da maneggiare, tessuto 100% cotone. Così i marmocchietti ci possono giocare come meglio credono, senza farsi male. Ninna nanna di Brahms, ovviamente. OCTOPUS, questo il suo nome, è del marchio FERM LIVING, un’azienda danese specializzata in decorazione di interni che progetta e produce i suoi prodotti unendo grafica e design.

Andatevi a vedere il sito, ci sono un sacco di cose interessanti:
http://www.ferm-living.com



Il piccolo Gianluca che smangiucchia il suo polipo
Luca che riposa con Octopus attaccato al lettino